Sabato 22 marzo a Latina si terrà la diciannovesima “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” organizzata da “Libera” e con il sostegno operativo di una serie di partner, tra i quali il Credito Cooperativo italiano.
La “giornata” si pone tradizionalmente all’inizio della primavera ed al termine di un lungo percorso avviato nelle scuole per tramettere a tanti giovani e studenti il senso di una memoria viva, legata all’impegno per la democrazia, alla passione ed alle responsabilità che comporta essere cittadini consapevoli e responsabili.
Nella mattinata del 22 marzo per le vie del capoluogo pontino (un territorio dove sono forti le infiltrazioni della malavita organizzata capaci di modificare il tessuto sociale ed economico) si snoderà un corteo che confluirà a Piazza del Popolo, di fronte alla sede del Comune, luogo scelto per il principale evento commemorativo e la tradizionale, toccante, cerimonia della lettura dei nomi delle oltre 600 vittime accertate di aggressioni mafiose.
Il Presidente di Libera, don Luigi Ciotti, ribadirà in quella occasione la necessità di fare memoria e soprattutto di incarnarla in comportamenti conseguenti, davvero finalizzati alla costruzione di una società migliore ed orientata al bene comune.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, si terranno in diversi punti della città 20 seminari tematici di approfondimento sui temi della legalità. In particolare, al Seminario che avrà per tema “Per una economia civile. Finanza etica e spinta positiva per una economia sana” porterà il proprio contributo il Presidente della Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino Maurizio Manfrin.
Sarà occasione per “raccontare” l’essenza della cooperazione di credito come strumento di coesione sociale e promozione della legalità, in chiave solidale e partecipativa.
Il giorno prima, venerdì 21 marzo, i parenti delle vittime delle mafie parteciperanno a Roma ad una veglia di preghiera alla presenza di Papa Francesco. Un segno importantissimo di attenzione e rispetto verso tragedie che non sono private, ma feriscono la coscienza collettiva di una intera nazione.